BIOGRAFIA
Vittorio Bos Andrei nasce a Milano il 21 Dicembre 1994 e muore a Roma il 12 Novembre 2016. Si trasferisce appena nato nella capitale per motivi legati al lavoro del padre, Mario Bos Andrei. Qui trascorre l'infanzia fino alla morte del padre, quando a 16 anni, insieme a tutta la famiglia, sente l'esigenza di "scappare" e poter ricominciare lontano da casa, a Brisbane in Australia. Vi trascorre due anni per poi decidere di fare ritorno in Italia, a casa, "Mamma Roma".
Si avvicina alla musica fin da giovane, su desiderio della mamma, Carlotta Mattiello, la quale lo iscrive a pianoforte dove impara a suonare e scopre la sua passione. Già a 8 anni fa parte di una band, i "Terribili Junior Band", di cui ne è il frontman, mentre alle medie prende lezioni di violino. A 14 anni fonda gli "After92", il gruppo musicale punk/rock che caratterizzerà la sua infanzia fino al trasferimento in Australia.
Fin da bambino è stato condizionato da una frase ricorrente del padre, il quale aveva previsto la sua aspirazione per la musica: "Sei nato il 21 Dicembre come Paco de Lucia (celebre chitarrista di flamenco di cui il padre era appassionato) e perciò diventerai un cantante". È proprio a causa della morte del padre, suicida, unita alla lontananza da casa "Mamma Roma", che sente l'esigenza di iniziare a scrivere, avvicinandosi al mondo del rap per la prima volta, come da lui dichiarato in un'intervista.
Background artistico-musicale
Una volta tornato dall'Australia insegue il sogno di diventare un cantante e grazie alla collaborazione con il producer Dubeat, con cui nascerà un legame artistico e personale importante, pubblica il primo pezzo, Dispersione Solitaria, e il primo EP, Mezzo Vuoto, composto da 6 tracce. Insieme formeranno il duo Weed Runners e pubblicheranno il Weed Runners EP, formato da 8 tracce, l'anno seguente. Poco dopo entra a far parte della Black Book Fam. Tra il 2015 e il 2016 lavora ai primi album in studio, "06-02 Crescere", con l'etichetta Honiro, e "Love & Feelings", pubblicato con la casa discografica Rugbeats Plus e la collaborazione di Squarta, partecipando tra l'altro al celebre talent XFactor nell'edizione Numero 9. Si laurea, inoltre, come ingegnere audio all'istituto SAE di Milano. Un anno dopo la morte, mediante la dedizione del lavoro della madre Carlotta, con l'aiuto dei team di Rugbeats e Honiro, prima pubblica il videoclip di Se Solo Potessi e poi nel 2018 l'album Come il Re Leone. Per il 3' anniversario della morte invece viene pubblicata la raccolta Delusuoni, decisa a commemorare Vittorio e omaggiare la sua musica.
IL RICORDO DI VITTORIO
Cranio Randagio nel suo percorso di artista e cantante si è sempre distinto: lo caratterizza la sua originalità, volta ad un bisogno di esprimersi e raccontare storie o problemi personali, come il suicidio del padre, che hanno un impatto forte e diretto sull'ascoltatore, il quale riesce facilmente ad immaginare il mondo di Vittorio e immedesimarsi nelle sue parole.
"Verso una lacrima per ogni anima, che ha perso tutto e l'ha salvata una mia pagina, sta roba è fatta per chi sa che patirà, ma al di là dell'aldilà questo suono rimarrà, verso una lacrima per ogni anima che ha perso tutto e l'ha salvata una mia pagina e lo farò finchè il mio petto cederà e la mia stanza diverrà il canale della manica" - il canale della Manica, Cranio Randagio
Le sue liriche sono dense di significato ed unite al graffio della sua voce sono l'espressione e la realizzazione perfetta della necessità di far emergere Vittorio: traspirano rabbia, malinconia, nonché tristezza, raccontando la sua vita, i suoi pensieri, le gioie e i drammi, creando un legame e una connessione empatica con l'ascoltatore. Attraverso i versi, con un occhio critico ma poetico, fa luce sui problemi, mentre mediante la voce, grida per tutti quelli che non possono farlo. La volontà di Vittorio era quella di poter comunicare al mondo grazie alla sua musica, lanciando un messaggio di speranza in un mondo tanto crudele, infondendo coraggio, comprensione ed empatia all'ascoltatore, con l'idea di non mollare mai.
"Ho qualcosa di importante da dovervi raccontare: nessun non c'è la farai, vale quanto un non mollare"
L'originalità della musica di Vittorio è identificabile nelle strumentali ricercate e raffinate, legate a testi curati, emozionanti, sempre caratterizzati da contenuti profondi, con la volontà di analizzare una situazione o lanciare un messaggio all'ascoltatore; difatti questa attitudine lo differenzia anni luce dal contesto musicale e dalla scena rap in cui è emerso, caratterizzata invece da "pezzi banger", troppo spesso privi di contenuti, strumentali semplici con batteria esagerata e preponderante nelle tracce, coincidente quindi con l'arrivo della Trap in Italia.
"ma come disse un sommo dall'alto del suo intelletto: non puoi fermare il vento, solo fargli perder tempo" - Petrolio, citazione a De Andrè
Bisogna menzionare inoltre una differenza fondamentale a livello musicale e comunicativo rispetto alla scena rap: a differenza di altri rapper che nei pezzi ostentano vizi e lusso, soprattutto droga e alcol, come se fossero l'essenza della felicità, inneggiando e influenzando chi ascolta esclusivamente in maniera negativa, Vittorio aveva un approccio totalmente diverso: ne descriveva tutti i lati e quando nei testi menzionava atti riferiti alla droga o all'alcol, lo faceva per il puro e sano fine di esplicare un bisogno, raccontarsi, ma sempre narrando nell'interezza l'argomento, evidenziando e analizzando in maniera critica i lati negativi e distruttivi.
"nelle liriche di Cranio Randagio si sente il dolore di essere finito in una trappola, la droga, appunto, e l'alcol, che se in un primo momento erano riusciti a creargli l'illusione di alleggerire le sue sofferenze, successivamente si sono trasformati in una ragnatela che non gli lasciava scampo"
- parole della madre, in un'intervista post- mortem
XFACTOR
Vittorio partecipa all'edizione 9 del 2015: supera agilmente le pre-selezioni e le audizioni, garantendosi il diritto di presentarsi ai "Bootcamp". Qui, si esibisce in una versione emozionante di "Adesso sono qui", una canzone di Ghemon, di cui aveva modificato il testo nella seconda strofa, rabbiosa ma al contempo triste, dedicata al padre, suicida. In questo modo convince Mika a concedergli una possibilità: infatti arriva agli "Homevisit", dove, nonostante una buona performance, cantando "Fior Fiorello" di Dargen D'amico, viene eliminato. XFactor sicuramente ha contribuito ad aumentare la visibilità di Cranio Randagio, ma Vittorio ha fatto uno sforzo enorme per partecipare: infatti, citando "Petrolio", il singolo pubblicato dopo XFactor, spiega che è stato la madre a convincerlo ad iscriversi e cantare sul palco del talent.
"Ci litigavo ma è normale, lei mi vuole ai talent, dice che il talento vale il doppio quando è in copertina, non ci arriva, che mi dovrei ricoprire di mantelli come Harry fino a scomparire, qua la fama è fieno nel fienile e se il fattore arriva infilza col forcone fotte tutte le tue aspettative. È facile perire."
XFactor ha indubbiamente allargato la fan base dell'artista, ma lo ha anche costretto ad adeguarsi a determinati canoni definiti dal format televisivo e fingere qualcosa che non lo rappresentava: come si evince chiaramente dalla prima strofa, in cui afferma che per partecipare al talent e cogliere l'opportunità, ha dovuto inevitabilmente rinunciare ad una parte di sé, nascondendola
"In questa stanza sono tutti il nuovo Ed Sheeran, la bella voce, la chitarra, la faccia pulita, io che stavo ribaltato fino al giorno prima, triturato, sopra un marciapiede a rifiutar la vita, guarda mamma sono in tv come molti divi, fra chi sta senza obbiettivi tranne il flash di un obbiettivo, ma fra sti morti vivi c'ho trovato qualche amico... mo fra 50 mila sto tra i primi 24, ma non sarà certo X Factor a dirvi quanto valgo." - Petrolio, singolo pubblicato dopo XFactor
Il percorso al talent lo ha sicuramente avvicinato al "grande pubblico", pur non avendo vinto, ma come sottolinea nella conclusione di "Petrolio", caratterizzata da un verso di rabbia e voglia di rivalsa, sente la necessità di non snaturarsi, mantenendo saldi i principi e valori che lo contraddistinguono, inseguendo a suo modo il suo sogno.
XFactor nell'edizione numero 10, nel 2017, ha voluto dedicargli un tributo, rendendogli omaggio proprio con la canzone "Petrolio", cantata dai partecipanti delle ultime due edizioni, uniti per ricordarlo e mantenere vivo il ricordo di Vittorio.
LA MORTE
Muore prematuramente il 12 Novembre del 2016: l'autopsia rivelerà che i motivi della scomparsa di Vittorio sono legate ad un overdose, causata da un mix letale di droghe ed alcol. Si trovava a casa di "amici" in un appartamento della Balduina, a Roma. La sua morte ha sconvolto il mondo della musica e suscitato un enorme attenzione mediatica, legata troppo spesso ad etichette e giudizi riguardo i motivi della scomparsa. La morte è avvenuta nel momento di massima notorietà per cui moltissime testate giornalistiche hanno sfruttato l'occasione per creare audience su una vicenda triste, creando troppo spesso disinformazione sull'accaduto, giocando sullo stereotipo del rapper e del drogato con i dread, sporcando il ricordo di Vittorio. L'attenzione e pressione mediatica è aumentata quando sono terminate le indagini e iniziato di conseguenza il processo: alla ricerca della verità sulla morte vengono indagati Francesco Manente, accusato di detenzione di droga e morte in conseguenza di altro reato, Pierfrancesco Bonolis, proprietario della casa dove è avvenuta la tragedia e accusato di favoreggiamento, insieme a Jaime Garcia de Vicentiis. Al termine delle consultazioni in aula il giudice ha determinato l'assoluzione di Manente, condannando invece per due anni e sei mesi di reclusione ai domiciliari i due "amici", Bonolis e De Vicentiis, accusati di aver osservato un condotta omertosa in occasione del malore accusato da Vittorio durante quella notte. Il primo grado del processo si è chiuso il 7 Luglio 2022.